AT NIGHT, ALONE, WITH YOU continua il viaggio personale che ha caratterizzato i miei precedenti album per pianoforte solo, RINASCITA e SPRING WILL COME. Come quei lavori precedenti, anche questo album è un diario delle mie emozioni, riflessioni e ricordi — questa volta incentrato sull’esperienza trasformativa della paternità. Le notti che ho passato sveglio, cullando la mia bambina, non sono solo una metafora; erano le notti insonni reali che hanno ispirato queste composizioni. L’uso della sordina lungo tutto l’album evoca un’atmosfera di tenerezza e intimità, come se ogni pezzo fosse una ninna nanna, composta con sussurri delicati per non disturbare il sonno di mia figlia. Questo approccio riflette non solo la dolcezza e la fragilità di questi momenti, ma anche lo sfinimento e il profondo bisogno di riposo che accompagna l’essere genitore. AT NIGHT, ALONE, WITH YOU è un progetto profondamente introspettivo che attraversa un ampio ventaglio di emozioni, dalle ombre della solitudine al caloroso abbraccio dello stare insieme. Questo viaggio si snoda attraverso 24 tracce di pianoforte solo, ciascuna una tappa di un cammino che parte dall’oscurità e si muove verso la autenticità delle relazioni e la luce.

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At Night

Questo EP porta l’ascoltatore in un viaggio profondamente introspettivo che inizia nella quiete della notte. At Night, la prima traccia, cattura la bellezza struggente della solitudine, impostando un tono contemplativo per l’esplorazione di sé. Dusty Photograph prosegue questo tema, evocando la nostalgia e le emozioni legate ai ricordi passati, che riaffiorano come vecchie fotografie dimenticate. Con l’avanzare della notte, Winding Path rappresenta l’incertezza interiore e le esitazioni nel cammino della vita, dove è necessario affrontare dubbi e paure. Infine, Reflection offre un momento di meditazione che invita l’ascoltatore a confrontarsi con le proprie scelte e identità, proseguendo un percorso ricerca dell’anima e consapevolezza di sé.

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Hand In Hand

Hand In Hand EP Cover

Un cambiamento sottile si avverte in Hand in Hand, dove il senso di connessione con gli altri, reale o immaginato, inizia a prendere forma. Il primo brano introduce l’idea della stare insieme, anche se vissuto solo nella memoria o nel desiderio. Deep Inside porta l’ascoltatore più in profondità, nel cuore di ciascuno di noi, esplorando paure nascoste ed emozioni non dette, in un confronto necessario con se stessi. Questa riflessione interiore conduce a Falling Leaves, una traccia che simboleggia il passaggio del tempo e l’inevitabilità del cambiamento, con la caducità della vita suggerita dall’immagine delle foglie nel vento. L’EP si chiude con Embers (carboni ardenti), in cui la speranza torna a risvegliarsi, simbolo di resilienza e della silenziosa persistenza della vita nonostante le sue sfide.

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Nostalgia

Nostalgia EP Cover

Questo EP ritorna sul tema della memoria con maggiore dolcezza e spirito di accettazione. Nostalgia guarda al passato con un senso di desiderio, ma anche di pace. In Fragile, viene esplorata la vulnerabilità del cuore e la dinamica di forza e delicatezza nei momenti di emozione autentica. Il processo di lasciar andare è il tema centrale di Fading Away, dove la musica si riferisce alla naturale dissoluzione di parti di sé, e alla creazione di quegli spazi interiori che soli permettono un percorso di crescita. L’EP si conclude con Alone, una riflessione sulla solitudine, intesa non come fardello, ma come un momento necessario per la scoperta di sé.

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Concept

Cecilia, mia figlia, ha trasformato il mio mondo. È una gioia impossibile da descrivere a parole e un amore che non smette di crescere e radicarsi sempre più in profondità dentro di me. È un sentiero tortuoso che richiede nuovi equilibri con la mia partner, la mia famiglia e i miei amici. Tracce come Falling Leaves e Silent Embrace accennano alle sfide emotive, ai pianti incomprensibili, ai dubbi e alle pressioni esterne che accompagnano questo profondo cambiamento di vita. Ma questo cambiamento è stato anche interiore. Sia attraverso la solitudine introspettiva di At Night, la nostalgia di Dusty Photograph, o la risoluzione finale trovata in With You, la mia musica vuole risuonare ancora una volta come uno strumento di crescita personale e invitare gli ascoltatori a esplorare le proprie emozioni e relazioni.

È un tema costante nel mio percorso di compositore. AURORA, registrato nella Cappella del Santo Graal, tentava di rappresentare metaforicamente il processo di riconnessione col sé interiore e incoraggiare un ascolto attento e paziente; SPRING WILL COME, composto durante il primo lockdown, era concepito come una meditazione, uno spazio sicuro dove sperimentare le proprie emozioni e pensieri; anche con RINASCITA, raccontando esperienze personali e riflessioni private con immediatezza, sperimentavo il valore curativo della musica attraverso la condivisione.

La mia convinzione è che la musica possa essere uno strumento straordinario per stare meglio con noi stessi, con gli altri e con il mondo che ci circonda. AT NIGHT, ALONE, WITH YOU è un ulteriore passo in questo mio percorso, in cui musica e vita non sono che due aspetti di una esperienza unitaria.

Il Pianoforte

AT NIGHT, ALONE, WITH YOU è stato registrato su un pianoforte verticale Weber della fine del XIX secolo, un cimelio di famiglia che mi è molto caro perché è su di esso che, da bambino, ho mosso i miei primi passi di pianista e compositore. Per un album legato indissolubilmente all’esperienza della paternità, mi è sembrato subito estremamente significativo scegliere proprio questo strumento, che rappresenta più di ogni altro la mia infanzia musicale. Del resto, la sua storia, il suo carattere, i segni del tempo sul suo corpo di legno e metallo, aggiungono alla musica una profondità e un calore unici, impossibili da replicare su altri pianoforti.

Per questo progetto, ho chiesto al grande artigiano Michele Padovano di restaurarlo con cura: con una passione e una capacità di ascolto fuori dal comune, è riuscito a restituirgli la sua anima antica e risonante, aiutandomi a conoscerlo nei suoi punti di forza e nelle sue debolezze e a prepararmi così per la prova della registrazione.

Non sono mancate le difficoltà: la sua estrema sensibilità alle variazioni di temperatura e umidità ha reso necessaria una manutenzione paziente e costante per mantenere stabilità d’intonazione e timbro. Tuttavia, catturare la sua voce autentica è stato essenziale per esprimere la profondità emotiva dell’album, e ogni sforzo è stato ripagato. Il suo timbro inconfondibile è diventato il cuore di AT NIGHT, ALONE, WITH YOU.

In Cerca del Suono della Notte

I 24 brani di AT NIGHT, ALONE, WITH YOU seguono un percorso tonale che accompagna simbolicamente il viaggio emotivo dell’album. Si parte dalla tonalità scura e riflessiva di Do minore, che evoca introspezione e malinconia, per attraversare gradualmente tutte le altre fino a raggiungere la luminosità del Do maggiore. Per me, come pianista, questa tonalità ha anche un valore simbolico visivo, essendo legata ai tasti bianchi del pianoforte, suggerendo un senso di apertura e stabilità.

Ogni brano è costruito su una tonalità scelta con cura per guidare la narrazione musicale. Nella prima metà dell’album, i centri tonali si abbassano progressivamente, suggerendo una discesa interiore: un’esplorazione nelle profondità del sé che conduce a un luogo di solitudine e riflessione profonda. Nella seconda metà, i centri tonali si alzano gradualmente, simboleggiando una rinascita emotiva e un ritorno alla luce, culminando nella risoluzione finale in Do maggiore, simbolo di rinnovata armonia con sé stessi e con gli altri.

Quando ho scelto il tema della notte, ho deciso di esplorarlo a fondo sia nella composizione che nella produzione. Musicalmente, mi sono concentrato sui registri medio-bassi del pianoforte, riservando la gamma più alta solo per l’ultimo brano, WITH YOU. Nella produzione, ho optato per microfoni rumorosi e a bassa definizione per imitare il modo in cui la visione si sfoca in assenza di luce.

Inoltre, ho deliberatamente scelto quelle che chiamo melodie di basso profilo e ho amplificato l’effetto sostituendo il feltro solitamente usato sui martelletti del pianoforte — più spesso nei registri bassi e progressivamente più sottile nei registri alti — con un feltro di spessore uniforme. Questa scelta ha intenzionalmente penalizzato le note più alte, indebolendo ulteriormente la linea melodica. Per me, la melodia rappresenta l’individuo nella musica e, attenuandola, invito l’ascoltatore a diventare il protagonista principale. La musica così diventa uno strumento per accompagnarlo nel proprio viaggio personale di scoperta di sé.

In questo modo, l’architettura tonale, le texture e le melodie si combinano per creare un paesaggio sonoro della notte e diventano metafora del potere trasformativo della musica.


Crediti

Musica prodotta da Paolo Cognetti

Etichetta: Karma Sounds

Distribuzione Digitale: Platoon

Restauro e accordatura del pianoforte : Michele Padovano