L’interpretazione di GéNIA del mio arrangiamento di Bella Ciao è online! TUTTO IL RICAVATO SARÀ DEVOLUTO per salvare i bambini di Kharkiv!

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Inoltre, puoi scaricare lo spartito con un’unica donazione. La composizione può essere suonata da pianisti di qualsiasi livello, dai principianti ai solisti esperti. Puoi suonarla per conto tuo o per i tuoi amici, che magari ti accompagneranno cantando…

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Kharkiv Foundation (English only)

GéNIA is currently working on the ‘Save the children. The Path of Hope’ project, in collaboration with the Charity ‘Kharkiv with You’. The goal of the project is to help Kharkiv kids who have serious health problems, such as cancer, genetic disorders, major psychological problems induced by the war, and many others, who have already been offered free treatment in Europe, but need to be transported there, and this is very costly.

Severely ill children in need of major world-class surgery are sent to the Bambino Gesù network of hospitals in Italy: “IRCCS San Raffaele Roma”, “Pediatric Hospital Bambino Gesù” and “Ospedale Bambino Gesù di Palidaro”.

A number of children with autism spectrum disorders were taken to France. There are also groups of children who are being taken to Bulgaria from the occupied territories, suffering from major psychological disorders.

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Per noi italiani, la canzone popolare originale è l’inno della resistenza dei partigiani che contrastarono il nazi-fascismo durante la lotta contro le forze occupanti.

Ma se la canzone originale è epica e piena di energia, sconvolto da quanto sta succedendo, la mia versione è triste e malinconica. Devo questa prospettiva a una grande giornalista italiana: Francesca Mannocchi. Seguo il suo lavoro da un po’ di tempo a questa parte: mostra con straordinaria chiarezza come la resistenza può forse essere ricordata con gioia a distanza di anni e concentrandosi sui valori che l’hanno ispirata ma, nella sua realtà, è straziante quanto la guerra a cui si oppone.

La parte finale della traccia evoca una debole speranza: dopo tutto, la musica, e l’arte più in generale, è un atto creativo e, per definizione, costituisce il migliore antidoto alla guerra, che è al contrario l’atto distruttivo per antonomasia.